Aumento della Cedolare Secca al 26%: Un Colpo per gli Affitti Brevi
La bozza della legge di bilancio 2026 prevede un aumento della cedolare secca al 26% per gli affitti brevi, una misura che preoccupa milioni di famiglie italiane. Questo incremento, che elimina la precedente aliquota agevolata al 21%, si traduce in un costo medio di 1.300 euro all’anno per famiglia, gravando sui bilanci familiari e sul mercato immobiliare.
Impatto Economico sui Proprietari
Il nuovo prelievo fiscale rischia di ridurre significativamente il guadagno dei piccoli proprietari, abbassando il reddito netto derivante dagli affitti. Prima dell’aumento, i proprietari trattenevano circa il 34% del reddito netto; con la nuova aliquota, questo scende al 28%, portando a centinaia di euro in meno all’anno. Questo cambiamento potrebbe disincentivare gli affitti brevi, già in fase di rallentamento.
Obiettivo del Governo: Favorire Affitti Lunghi?
Il Governo potrebbe intendere disincentivare gli affitti brevi per promuovere contratti di lungo termine. Tuttavia, le associazioni di categoria avvertono che questa strategia potrebbe avere effetti opposti, richiedendo misure alternative come la riduzione dell’IMU o una cedolare secca più bassa per gli affitti a lungo termine.
Il Fenomeno degli Affitti Brevi in Italia
In Italia, oltre 500.000 case sono destinate agli affitti brevi, rispondendo a una crescente domanda di soggiorni temporanei. Questa modalità di locazione è diventata particolarmente popolare dopo la pandemia, spostando l’attenzione dagli hotel agli affitti privati.
Chi Sono i Proprietari Colpiti?
Una larga parte degli immobili per affitti brevi appartiene a singoli proprietari, spesso famiglie della classe media che cercano di integrare il reddito. Con la nuova aliquota, l’onere fiscale aumenta anche per chi affitta un solo appartamento, un cambiamento rispetto alla normativa precedente.
Reazioni delle Associazioni di Settore
Le reazioni a questa misura non si sono fatte attendere. Diverse associazioni, tra cui Aigab e Confedilizia, hanno denunciato l’aumento come un duro colpo per la classe media e hanno avvertito che potrebbe portare a una riduzione dell’offerta di alloggi e a un incremento dei prezzi.
Conseguenze sul Settore Turistico
Questa nuova tassazione non colpisce solo i proprietari, ma anche l’intero settore turistico. La diminuzione delle case in affitto potrebbe portare a una minore disponibilità di alloggi per i turisti, rischiando di allontanare i visitatori dalle nostre città.
Una Riforma Controversiale
La riforma della cedolare secca al 26% continua a generare dibattiti. Mentre il Governo cerca di controllare un fenomeno che ha cambiato il mercato immobiliare, i proprietari temono che la misura possa frenare un settore cruciale per la ripresa economica post-pandemia. Resta da vedere come il mercato degli affitti brevi si adatterà a questa nuova realtà fiscale.

